Auchan- Conad, in 700 rischiano ancora il posto

Martedì 24 dicembre 2019
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Due marchi da boicottare!

Articolo di Andrea Rossi Tonon

VENEZIA Numeri precisi, tempi certi e condizioni contrattuali chiare. È ciò che chiedono a Conad i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil della rete ex Auchan del Veneto, dopo lo sciopero di ieri. Uno stop di 8 ore che in regione si è tradotto nella chiusura dei negozi Simply Sma di Rovigo, Ormelle e di via Carducci a Mestre mentre davanti alle porte dell’Auchan del centro commerciale di via Tosatto si sono radunati 300 dipendenti da tutto il Veneto. Qui le casse del punto vendita, il più grande del Veneto per numero di dipendenti, hanno continuato a funzionare così come quelle degli altri iper di Padova, Vicenza e Bussolengo, anche se i dati forniti dai sindacati parlano di un’adesione allo sciopero tra il 60 e il 70%.

«Se Conad ha deciso di acquisire Auchan vi vedeva un vantaggio, quindi non dicano di essere i salvatori, perché la loro è solo un’operazione immobiliare», attacca Cecilia De Pantz, segretaria regionale Filcams Cgil. A farle eco è Maurizia Rizzo, segretaria regionale Fisascat Cisl, che sottolinea: «Dei 27 punti vendita della rete in Veneto solo 12 passeranno a Conad; ciò significa che i circa 700 lavoratori dei restanti negozi rischiano di perdere il posto». Tuttavia i timori dei sindacati riguardano anche i destini di chi entro marzo cambierà divisa: «In molte situazioni in cui è avvenuto il cambio d’insegna abbiamo registrato problemi, come lavoratori chiamati a lavorare il 26 dicembre per l’inventario», commenta il segretario Uiltucs Luigino Boscaro. E nemmeno le voci sull’interesse di altri operatori come Esselunga, Alì, Aspiag e Unicomm per alcuni negozi tranquillizzano i sindacati.

Fonte: Corriere del Veneto

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